Nulla accade per caso

Nulla accade per caso.


Soprattutto le persone che incontriamo e le esperienze che con loro, condividiamo. Non sono frutto di una mera coincidenza.
In un momento particolarmente difficile della mia vita, Rosalba senza saperlo, mi ha proposto di fare una esperienza di “Counseling in Natura”.

Ho accettato, principalmente per curiosità. L’idea di poter condividere un mio disagio in un setting diverso da quello abituale per un incontro di counseling, immersa nella natura mi ha fortemente motivato.
Il counseling è ascolto, accettazione, silenzio. Una relazione quella tra counselor e cliente che si basa essenzialmente sulla fiducia reciproca. Due anime in cammino e in questa esperienza, in senso davvero letterale.
Il nostro appuntamento era in un punto preciso del Monte Morello, ai piedi di una croce. Rosalba ha tenuto conto delle mie difficoltà motorie a causa di un problema al ginocchio e ha scelto per me, un percorso semplice, con una vista meravigliosa.

Prima di addentrarci nel bosco abbiamo rivolto un saluto al Genius Loci, lo spirito del luogo e ringraziato la Natura per l’ospitalità con la promessa di un reciproco rispetto.
E la Natura ci ha accolto con fiducia, attraverso il canto degli uccellini, un sole poco invadente, una leggera brezza che muoveva le foglie sugli alberi invitandomi a lasciarmi andare e raccontare il mio disagio di quel momento.
Era come se, non fosse solo Rosalba ad ascoltarmi, anche tutto intorno a me.
Camminavo con la chiara consapevolezza di un’accoglienza silenziosa al mio fianco. Ad ogni passo, le parole uscivano e dentro di me la certezza che quel cammino non era solo esteriore. Qualcosa nella mia anima, faceva posto ad altro attraverso quei suoni, quei colori che il bosco ci offriva.

Rosalba mi ha guidato verso un punto di ristoro proprio in mezzo al bosco. Una panchina sull’infinita bellezza della vallata. Ci siamo fermate, abbiamo ascoltato il silenzio e lei mi ha offerto una tisana. Quei gesti e quel rito in quel particolare luogo, mi hanno profondamento commosso. Ho trovato conforto in un abbraccio fatto di vento, aria e sole e nel rispetto di Rosalba che mai ha forzato il mio racconto accompagnandolo sapientemente con la sua semplice presenza.

Lì, sedute su quella panchina, ho ripercorso il mio disagio, ho cercato in me una soluzione ad esso e capito che, se fossi riuscita a preservare in me quello spazio e quel tempo, avrei potuto superare tutto.
Poi ci siamo rimesse in cammino per tornare al punto di partenza. E mentre tornavamo, una farfalla si è posata sul mio braccio. Libera e leggera. Così come libera e leggera avvertivo la mia anima dopo quel cammino.
Tutto di quel luogo, flora e fauna, ha partecipato al nostro cammino. Un cammino in cui ho consegnato il mio fardello alla natura attraverso la guida di Rosalba e ho riacquistato quella leggera consapevolezza di poter affrontare ogni ostacolo con determinazione e fiducia lasciando che tutto scorra perché quella stessa natura è diventata parte di me.

Grazie Rosalba quindi per questa magnifica esperienza.

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